#1: Una questione di “spin”

Primo appuntamento settimanale con questa nuova rubrica: ogni venerdì mattina, alle ore 9, condividerò con voi il tweet a mio avviso più divertente (o significativo) della settimana appena trascorsa.

Pronti? Ecco a voi il vincitore di questa settimana:

Qualche parola di contesto

D’accordo, a prima vista potrebbe non dirvi molto, specie se non seguite da vicino la politica americana, ma lasciate che via dia un minimo di contesto, e sono certo che farà sorridere anche voi.

Stati Uniti, Primarie del Partito Democratico.

Nel 2016, gli sfidanti per la nomination erano due: Hillary Clinton, candidata centrista supportata dall’estabilishment di partito e dai mainstream media, e Bernie Sanders, un anziano Senatore del Vermont che ama definirsi un “socialista democratico”.

Nei primi due Stati al voto — negli Stati Uniti le primarie sono spalmate su più mesi — Sanders pareggiò in Iowa, e vinse in New Hampshire; la vittoria di Bernie Sanders nel Granite State fu netta.

Torniamo ai giorni nostri.

Bernie Sanders — di nuovo in campo dopo la mancata nomination nel 2016 — vince nuovamente in New Hampshire, seppur con più fatica rispetto a quattro anni fa (vi lascio qui i risultati finali).

Ebbene, molti organi di informazione (agenzie di stampa, quotidiani, TV) colgono la palla al balzo per puntare i riflettori su altri protagonisti della notte elettorale.

Il capolavoro lo sforna Reuters, agenzia di stampa tra le più famose al mondo, con questo tweet:

«Pete Buttigieg (candidato centrista, ndr.) finisce secondo nelle primarie del New Hampshire, Amy Klobuchar (altra candidata centrista, ndr.) terza»: che dite, non manca qualcosa?

Ora, è innegabile che questa vittoria di Sanders non abbia i numeri di quella del 2016; è però altrettanto vero che le due elezioni hanno ben poco in comune.

Infatti, se nel 2016 i candidati maggiori erano soltanto due, nel 2020 sono cinque volte tanti: l’offerta politica per gli elettori americani è ben più ricca che in passato.

Bene, ora tornate al tweet di apertura: carino, non è vero?

Ci vediamo venerdì prossimo, alle 9: vi aspetto puntuali!

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Pubblicato da Erich Fratter

Sono laureato a pieni voti in Scienze dei servizi giuridici e con lode in Relazioni internazionali, un corso di laurea magistrale incentrato sui diritti umani, sulla cooperazione internazionale, e sui processi sociali trans-nazionali. Il 12 settembre 2022, nel corso di una cerimonia ufficiale a Roma presso la Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari, ho ricevuto il Premio America Giovani al talento universitario, un riconoscimento per i giovani neolaureati meritevoli delle università italiane promosso da Fondazione Italia USA.

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