#20: It’s morning again, in America!

Dopo avervi tenuto compagnia su Facebook con grafici, post e video di approfondimento nei giorni immediatamente successivi alle elezioni presidenziali Americane, è tempo di tornare a scrivere anche sul blog.

Infatti, con le vittorie di Donald J. Trump in North Carolina e di Joe Biden in Georgia, la mappa elettorale è finalmente completa:

I numeri parlano chiaro: la Casa Bianca avrà presto un nuovo inquilino.

Il prossimo 20 gennaio, infatti, Joe Biden, già vicepresidente durante l’amministrazione Obama (2009–2017), diventerà ufficialmente il 46° Presidente degli Stati Uniti d’America.

La Red wave da molti temuta nel corso delle prime, concitate ore dell’Election Night, quando Trump sembrava avere buone chance di prevalere in alcuni Stati chiave del Midwest (Michigan, Pennsylvania e Wisconsin), si è rivelata essere, con il procedere dello spoglio delle schede, un effimero Red mirage: Biden è riuscito a vincere non solo nella Rust Belt, che quattro anni fa costò l’elezione a Hillary Clinton, ma anche in Arizona e in Georgia, tornata a tingersi di blu dopo ben 28 anni.

Una vittoria chiara, netta, e senza appello, fotografata plasticamente anche dai numeri del Collegio Elettorale: sulla base del voto popolare, 306 Grandi Elettori appoggeranno Joe Biden, contro i soli 232 che si esprimeranno a favore del Presidente uscente Donald Trump; ironicamente, gli stessi numeri con cui, a parti invertite, il tycoon prevalse sulla rivale Democratica Hillary Clinton solo quattro anni fa. E se allora Kellyanne Conway, consigliera di Trump, commentò: «306. (Una vittoria) schiacciante. A mani basse. Storica.», ora lo stesso fa Ilhan Omar, deputata Democratica vicina a Bernie Sanders, fresca di una storica rielezione al Congresso:

Rispolverando un vecchio slogan della campagna per la rielezione di Ronald Reagan nel lontano 1984, possiamo finalmente esclamare: «It’s morning again, in America!»

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Pubblicato da Erich Fratter

Sono laureato a pieni voti in Scienze dei servizi giuridici e con lode in Relazioni internazionali, un corso di laurea magistrale incentrato sui diritti umani, sulla cooperazione internazionale, e sui processi sociali trans-nazionali. Il 12 settembre 2022, nel corso di una cerimonia ufficiale a Roma presso la Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari, ho ricevuto il Premio America Giovani al talento universitario, un riconoscimento per i giovani neolaureati meritevoli delle università italiane promosso da Fondazione Italia USA.

2 Risposte a “#20: It’s morning again, in America!”

  1. I am glad to hear that Arizona and Georgia turned blue after 28 years! It is definitely good morning again , in America. I believe that most of us non- americans feels the same too , at least from where I am from in Singapore, the sentiment is more or less a consensus on that one. Thank you for such a lovely concluding post with regards to this election saga . Your interesting videos predictions have been very thoroughly appreciated and thank you for allowing me to share them on my blog as well!

    1. Thank you for reading and commenting, Stephanie!
      And thank you for sharing my videos on your blog, framing them with a beautifully written and elegantly wrapped-up introduction: I deeply and sincerely appreciated that.

      *

      Before 2020, Democrats had won Georgia for the last time in 1992 (Bill Clinton’s 1st term), and Arizona in 1996 (Clinton’s 2nd term): the 28-year gap was referred to Georgia only, I think the English automatic translation hasn’t made that too clear, so thank you for giving me the chance to clarify it for you and my other international readers!

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