Con il contagio da Coronavirus che si allarga a macchia d’olio anche negli Stati Uniti, la campagna elettorale di Bernie Sanders si reinventa, spostandosi interamente sul web: sospesi gli eventi elettorali dal vivo, si sperimentano i rallies digitali in diretta streaming.
Come funziona un “digital rally”?
L’annuncio sui social
Ho pensato e ripensato a come introdurvi a questo nuovo modo di fare politica, e dopo tanto pensare, ho deciso di affidarmi alle parole di questo anziano senatore del Vermont, che potrebbe risultarvi familiare:
Scrive Bernie Sanders:
«Questa sera, unisciti a me per un digital rally cui prenderanno parte come ospiti speciali Neil Young e Daryl Hannah; in aggiunta, assisteremo alle esibizioni musicali di Jim James dei My Morning Jacket e dei Free Nationals! Raggiungimi su live.berniesanders.com a partire dalle ore 19.»
Un elemento salta subito all’occhio, leggendo queste parole: la presenza di numerosi ospiti musicali, tra cui spicca il leggendario cantautore canadese Neil Young.
Come si spiega questa scelta? Il digital rally è un evento virtuale, che si svolge sul web, e da chi è frequentato in prevalenza il mondo della rete? Dai giovani. Ecco dunque spiegata la scelta di trasformare un evento politico in un vero e proprio show a tutto tondo: la campagna di Bernie Sanders puntava ad attrarre un pubblico vasto e giovane (ma non solo: la presenza di Neil Young è una palese strizzata d’occhio all’elettorato anagraficamente più maturo).
Spostandoci dalla didascalia del post alla locandina virtuale dell’evento, è significativo sottolinearne la grafica pop dal sapore western, molto diversa da quella normalmente utilizzata per gli eventi elettorali del senatore del Vermont: è evidente che sia stata preparata e calibrata proprio per questo appuntamento.
L’evento
Bene, ma come si è svolto l’evento?
Trasmesso in diretta streaming su varie piattaforme, il digital rally di Bernie Sanders è stato uno show all’altezza delle aspettative: un mix ben dosato di buona musica e buona politica.
Ad aprire le danze è Jim James dei Morning Jacket, che occupa il primo quarto d’ora dell’evento elettorale, alternando performance musicali a brevi riflessioni politiche.
Segue quindi un secondo blocco dello show, con contributi video dal contenuto più strettamente politico (spicca l’intervento di Nina Turner, co-chair della campagna elettorale di Bernie Sanders).
Arriva dunque il momento di Neil Young, che regala una performance di rara intensità e prepara il terreno per l’evento principale della serata: il rally elettorale del senatore del Vermont.
Parla per circa venti minuti, Bernie Sanders, per poi lasciare spazio ai The Free Nationals, che occupano gli ultimi venti minuti di un evento da record, capace di incollare davanti ai monitor di PC, smartphone e tablet oltre due milioni di utenti connessi da tutto il mondo: anche questa, in fondo, è una piccola, grande political revolution.
per approfondire
- The Verge, Bernie Sanders is pioneering the virtual campaign rally
- Vulture.com, Neil Young to rock in the free, indoor world at digital Bernie Sanders rally
- Da ultimo, ma non per importanza, vi lascio qui l’intero evento, qualora voleste farvene un’idea in prima persona
Ah, I love that he is so responsible during this pandemic and the adroit use of technology in his campaign for someone of his age speaks volumes
Indeed! Bernie Sanders is leading the United States in the fight against this pandemic, proving he sincerely cares about his fellow Americans.
He’s also holding numerous “digital roundtables” aimed at collecting ideas on how to deal with such a systemic crisis; furthermore, he is using these live-streaming events to answer questions coming from his audience – people who find in him the kind of leadership that is currently lacking in Washington, D.C.