Nouvelle Vague

«Ma perché bisogna sempre parlare? Io trovo che spesso si dovrebbe tacere, vivere in silenzio. Più si parla, più le parole non vogliono dir niente.»

Vivre sa vie (Jean-Luc Godard, 1962)

Nouvelle Vague

L’estate è agli sgoccioli. Ogni giorno che passa il sole sembra avere sempre più fretta di cedere il passo alla luna. La luce diurna, gentile e ormai tiepida, getta sul mondo un velo di dolce malinconia. Anche l’afa ha fatto le valigie, lasciando spazio ai primi, timidi refoli di vento autunnale. I climatizzatori si spengono, le finestre si aprono: si sta bene in casa, e finalmente anche all’aperto. La stagione estiva — mesi di dolce atrofia dei sensi — procede ormai lungo il viale del tramonto, mentre quella autunnale già bussa timidamente alla porta.

Settembre. È tempo di tornare all’ordinario — a scuola, in università, a lavoro, alle nostre vite — il che talvolta, non ce lo nascondiamo, può non essere semplice. A questo proposito vorrei condividere con voi una breve riflessione di Nana Kleinfrankheim, la sensibile e malinconica protagonista della pellicola francese Vivre sa vie (Jean-Luc Godard, 1962) interpretata dall’incantevole Anna Karina, musa (nonché all’epoca moglie) del regista dell’opera:

«Voler evadere è un’illusione. In fondo, tutto è bello. Basta interessarsi alle cose e trovarle belle. Sì. In fondo le cose sono come sono e nient’altro. Un volto è un volto. Dei piatti sono dei piatti. Gli uomini sono gli uomini. E la vita è la vita.»

Vivre sa vie è un film insolito, sotto ogni punto di vista. Non può essere raccontato: va assaporato, lentamente e in solitudine. Vi invito a farlo e, qualora dovesse catturare la vostra attenzione o suscitare il vostro interesse, a recuperare altre pellicole appartenenti alla Nouvelle Vague (“Nuova Ondata”, in lingua Francese), il movimento cinematografico di cui è figlio questo lungometraggio, con l’augurio che il prossimo autunno, visti i tempi che corrono, questa “ondata” possa essere l’unica ad occupare i vostri pensieri, magari perfino donandovi una nuova lente attraverso cui osservare il mondo.

nouvelle vague, due film disponibili su youtube:

Loading spinner

Pubblicato da Erich Fratter

Sono laureato a pieni voti in Scienze dei servizi giuridici e con lode in Relazioni internazionali, un corso di laurea magistrale incentrato sui diritti umani, sulla cooperazione internazionale, e sui processi sociali trans-nazionali. Il 12 settembre 2022, nel corso di una cerimonia ufficiale a Roma presso la Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari, ho ricevuto il Premio America Giovani al talento universitario, un riconoscimento per i giovani neolaureati meritevoli delle università italiane promosso da Fondazione Italia USA.

2 Risposte a “Nouvelle Vague”

  1. This has been such an eloquently written post. Your description of autumn knocking at the door as the passage of summer is soon to be over has been truly delightful to my senses. The film you have described seems to be one of its kind in elegance and beauty which you definitely have piqued my interest in. Hopefully, I can find the subtitles to it. Thank you once again for sharing such a beautiful and poetic approach to life and the seasons. I am definitely looking forwards to more of your works.

    1. Thank you for your kind and heart-felt words!
      As to the movie, I’ve added the link to it below my article (it’s on YouTube, for free!), and English subtitles are available: you just need to select them in the video settings!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *