La chiusura del cerchio

«Rientrò in casa, accese le lampade e fece fuoco nella stufa. L’orologio caricato da Elisabeth batteva ancòra, conservando nella propria molla la pressione della mano di lei, e i calzini di lana che ella aveva appeso ad asciugare sul parafuoco erano ancora umidi. Queste erano parti vitali di Elisabeth e non erano ancora morte. Joseph si fissò, lento, in questa riflessione. La vita non può essere recisa. Uno non può essere morto finché non siano morti gli oggetti da lui mutati. Gli effetti che si sono prodotti sono la sola prova di un’esistenza. Ma se rimane alcunché, anche solo una distante memoria, una persona non può essere soppressa. E pensava: la morte è un lungo e lento processo per un essere mortale. […] La vita di un uomo è come il commuoversi di uno stagno tranquillo, a piccole onde, che si allargano prima di placarsi nell’ultimo riposo.»

John Steinbeck, Al Dio sconosciuto (1933)

Ragazza con lanterna in campo di grano

Una mattina di inizio settembre, la terra ha restituito alla mia famiglia qualcosa che le aveva sottratto, inghiottendola, quasi dieci anni fa, e che da allora aveva gelosamente custodito: la fede nuziale di mia nonna, perduta in un ormai lontano pomeriggio di primavera.

Lei, intenta quel giorno a potare la siepe del suo amato cortile, visse con profonda tristezza, quasi con senso di colpa quella perdita, e pochi giorni più tardi tornò ad indossare il proprio anello di fidanzamento, simbolo di un legame che neppure la morte di mio nonno nel lontano 1989 aveva saputo scalfire.

«Dov’è il mio anello?», domandava ancora nei suoi ultimi mesi di vita, ormai orfana di tutti i suoi ricordi, o quasi.

La tua terra — quella terra che tanto amavi e alla quale hai prestato le tue cure per quasi otto decenni, dalla fanciullezza alla senilità — ha deciso, seppur in ritardo, di mostrarti la propria gratitudine.

«È qui, nonna. Il tuo anello è tornato a casa!», vorrei esclamare.

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Pubblicato da Erich Fratter

Sono laureato a pieni voti in Scienze dei servizi giuridici e con lode in Relazioni internazionali, un corso di laurea magistrale incentrato sui diritti umani, sulla cooperazione internazionale, e sui processi sociali trans-nazionali. Il 12 settembre 2022, nel corso di una cerimonia ufficiale a Roma presso la Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari, ho ricevuto il Premio America Giovani al talento universitario, un riconoscimento per i giovani neolaureati meritevoli delle università italiane promosso da Fondazione Italia USA.

4 Risposte a “La chiusura del cerchio”

  1. Oh wow, this is so beyond beautiful! The fact that he still asked of her about it in his last months and that it was again found is so heartwarming and precious. The excerpt from Steinbeck is awe-inspiring. That is such a precious reflection that just fills me up with gratitude . Thank you for sharing to us readers something so delicate and intimate. You are so blessed to have these trinkets of memories! As usual, I am always a fan of your posts.

    1. Thank you for reading and commenting this post, which surely has a special meaning to me!
      Actually, it was my grandma asking for her ring, during the last months of her life (I’ve checked the English translation, and found out it often translates “lei” with “he” instead of “she”, creating confusion for those reading the post in English! It’s an automatic translation, so unfortunately it cannot be edited by me!).

      Thank you again for your kind words!

  2. Oh, I get it now!! Thank you so much! Wow, she so unwavering in her love! It is so beautiful that she still asked for it in her last months! Truly beautiful ❤️ Thank you again, for the update!

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